Early Years Parental Coach (0-6 years old) // Coach Genitoriale Prima Infanzia (0-6 anni)

fase dei perché

Quando il vostro bambino ripete infinite volte una serie di domande formulate con «perché» è entrato nella nota “fase del perché". Questa fase inizia di solito intorno ai 3 anni (ma dipende anche dallo sviluppo del linguaggio) o quando il bambino sviluppa il piacere di chiedere informazioni su ogni cosa e la sua curiosità è insaziabile, e può proseguire fino ai 7/8 anni.
La serie ripetuta di domande gli serve sia per imparare ma anche per mettere alla prova la disponibilità dei genitori. Quindi, cari genitori, armatevi di infinita pazienza e cercate di fare del vostro meglio per rispondere ad entrambe queste sue esigenze: concedetegli l’attenzione che vostro figlio vi sta richiedendo… ma cercate anche di essere coerenti nelle risposte e di non contraddirvi, cosicché vostro figlio non si confonda e possa trarre insegnamento sia dalle risposte che dal vostro atteggiamento.

E se non sapete rispondere? Dichiaratelo! Quello che maggiormente conta per vostro figlio è l’attenzione che date a lui, in primis, e alla sua voglia di apprendere. Potreste cercare insieme le risposte su internet, su un libro… partite all’avventura con vostro figlio. Anche questa è una preziosissima occasione per rafforzare il rapporto con lui!

Le prime domande della “fase dei perchè” solitamente riguardano l’ambiente esterno che lo circonda, per poi passare a domande su se stesso, sulle sue origini e sulle proprie caratteristiche sessuali: come si nasce, che differenze ci sono fra maschi e femmine, a cosa servono gli organi genitali … Le risposte a tutte queste domande è bene che siano sincere e spontanee, in modo che il bambino percepisca che con voi può parlare di tutto e che non ci sono argomenti inappropriati o sconvenienti (meglio che conosca il più possibile da voi che altrove, magari senza che venga rispettata la sua età o vulnerabilità!). Quindi non eludete le domande e non negate le spiegazioni su questi argomenti, magari ripetendo la storia della cicogna, ma cercate di rispondere con parole semplici, adatte alla sua età e affettuose. E se fate fatica o non sapete come? Chiedete aiuto, informatevi per aiutare al meglio vostro figlio. Il nostro suggerimento spesso è: rivolgetevi ai libri, validissimi alleati!

L’ultimo ciclo della “fase dei perché" coinvolge il tema della morte che si sviluppa dapprima con domande generiche e infine con la domanda diretta: «perché si muore?» … il bambino inizia con queste domande a confrontarsi con il mondo reale per arrivare a comprendere, nel tempo, i grandi perché della vita.

Alcuni consigli su cosa evitare:

  • non fingete di non aver sentito;
  • non cambiate argomento per indirizzare l'attenzione su altro;
  • non dite “te lo spiegherò quando sarai più grande” (se pone la domanda, è sufficiente “grande” per avere una vostra risposta, considerandone l’età);
  • non utilizzate un'ironia eccessiva o fuori luogo;
  • non perdete la pazienza qualora non capisse o avesse bisogno di sentirselo ripetere ancora e ancora;
  • non dire (MAI) “Io sono l’adulto è quindi ho ragione…tu il bambino e quindi non sai” o frasi simili che vi farebbero ottenere come unico - pessimo - risultato la chiusura del dialogo;
  • non dite “non potresti capire/ è troppo difficile per te da capire” (sminuendo la
    sua intelligenza emotiva e sociale).