Early Years Parental Coach (0-6 years old) // Coach Genitoriale Prima Infanzia (0-6 anni)

Litigare e’ un diritto dei bambini” afferma Daniele Novara.
I bambini litigano tra loro per svariate motivazioni: vogliono avere lo stesso gioco, lo stesso ruolo, la stessa attenzione, o semplicemente per gelosia. Tuttavia, così come litigano, i bambini sanno anche far pace.

two joyful children yellow tshirts standing side by side childhood emotions light background unal 561613 1674

I litigi tra bambini sono fisiologici. Litigare è un meccanismo naturale, ha in sé utili funzioni per la crescita e per lo sviluppo socio-emotivo dei bambini e può rappresentare una palestra unica e speciale in cui essi possono allenare una serie di competenze e capacità che non possono mettere in campo altrove.
In particolare, attraverso il litigio tra pari, i bambini possono:

  • imparare a stare nelle relazioni;
  • incontrare limiti;
  • apprendere via via come affrontare positivamente ed efficacemente i contrasti;
  • sbagliare e capire come rimediare agli errori;
  • imparare l’empatia;
  • apprendere a gestire le proprie forze, energie ed a misurare quelle degli altri;
  • tollerare impotenza e frustrazione;
  • conoscere se stessi, distinguersi dagli altri, costruire la propria identità.

 Ecco dunque che il conflitto, il litigio, diventa una preziosa palestra di vita per imparare quella che Daniele Novara chima “competenza conflittuale”, ovvero la capacità di gestire i contrasti in modo sano, assertivo, rispettoso di sé e degli altri, senza utilizzare la violenza.
E noi genitori cosa possiamo fare per aiutare e sostenere i nostri figli?

  • non mostratevi spaventati o agitati, non intervenite subito… attendete per evitare di passare loro l’idea che il litigio sia un evento “grave” e che loro siano “sbagliati”, con conseguente senso di inadeguatezza e di colpa. Inoltre, vedendo una reazione troppo accesa, i bambini capiscono che litigare è un modo efficace per ottenere attenzione e ciò può portarli a “utilizzare” il litigio come modo per essere visti;
  • avvicinatevi ai litiganti, ma evitare l’intervento istantaneo (a meno che davvero ci sia un reale pericolo, cosa alquanto poco probabile): è prezioso poter osservare la dinamica conflittuale tra i bambini, per vedere se riescono a affrontare e risolvere da soli la questione… dategli del tempo e tollerate che possano esserci urla e pianti. Litigare non è traumatico, piangere non è traumatico. Sarebbe peggio scendere a deduzioni e definire magari erroneamente chi sia “il colpevole” o chi “la vittima”.

Quando decidete di intervenire, cari genitori, ricordatevi che affinché i bambini acquisiscano la “competenza conflittuale” di cui parla Novara, noi adulti non dobbiamo fare gli arbitri, stabilendo torti e ragioni e cercando il colpevole bensì assumere il ruolo del mediatore, del facilitatore, affinché i bambini imparino a parlarsi ed a capire il punto di vista e i bisogni dell’altro e ricercando poi le loro soluzioni, che noi dobbiamo rispettare.

Quindi, in pratica, per mediare i conflitti possiamo:

  • domandare ai bambini, direttamente, cosa stia succedendo così da favorire la loro verbalizzazione, il racconto dell’accaduto da parte dei diretti interessati e l’esplicitazione di quanto ognuno sta vivendo, secondo il proprio punto di vista;
  • dopo che ciascuno dei bambini ha espresso la propria versione e i propri bisogni, possiamo guidarli cercando di farli riflettere, chiedendo loro ad esempio “come potreste risolvere la situazione? Provate a pensarci, sono sicura che potete trovare una soluzione” favorendo l’esplicitazione di proposte e le possibili soluzioni. Se l’accordo che trovano fra sè trova i bambini d’accordo dobbiamo rispettare la loro decisione (anche se a noi non pare giusta o equa);
  • cercate di fare domande aperte che non siano quindi “pilotate da noi adulti”. Invece che chiedere: “Ti sei sentito attaccato?” potremmo chiedere “Come ti sei sentito?”; invece che “Chi ha iniziato?” proviamo a chiedere “Cosa è successo secondo te?”...
  • nel caso fosse vostro figlio che litiga con un altro bambino, potreste chiedere (anche a bassa voce se preferibile) al genitore/i degli altri bambini coinvolti di fare altrettanto con un “Proviamo a vedere come si comportano e come gestiscono la situazione".

Daniele Novara suggerisce di approntare un angolo ad hoc, con un tavolino e un paio di sedie, dove i bambini possono sedersi e parlare tra loro. Il fatto di avere un angolo adibito per questo può sostenere i bambini nel processo di acquisizione della competenza conflittuale e di far comprendere che tutto questo (sì, anche il litigio) fa parte della loro crescita ed è da noi accettato e vogliamo sostenerli.

conflict sisters younger sister pulls hair older sister 194646 611

E se un bambino tende a “cedere” e a “non difendersi”?
È frequente fra i genitori la preoccupazione che il proprio figlio sia “debole” o “si faccia mettere i piedi in testa” e possa diventare in futuro vittima di bullismo. Nella maggior parte dei casi, però, contrariamente a quanto può apparire, i bambini che “cedono” il loro gioco ad un altro hanno uno sviluppo socio-emotivo più avanzato e grazie a questo comprendono empaticamente che l’altro è in difficoltà e quindi lo favoriscono, trovando per se stessi differenti soluzioni.
Certo, capita anche che i bambini cedono i loro oggetti per una reale difficoltà a difendere il proprio possesso… dobbiamo allora essere noi genitori ad affinare la nostra osservazione per distinguere le due situazioni e non presumere che vi sia una unica lettura, per di più “negativa”.

E ricordate un aspetto fondamentale, cari genitori … noi adulti dobbiamo dare il buon esempio tra adulti e anche con il nostro bambino (che vale molte più di mille parole!): nel trovare soluzioni, chiedere scusa qualora sentito, chiedere all’altro come stia e ringraziare.

In conclusione, vi segnaliamo alcuni testi di Daniele Novara che riteniamo utili:
Daniele Novara, Litigare fa bene: insegnare ai propri figli a gestire i conflitti, per crescerli più sicuri e felici, Milano, Bur-Rizzoli, 2021
Daniele Novara - Caterina Di Chio, Litigare con metodo. Gestire i litigi dei bambini a scuola, Trento, Erickson, 2021
Daniele Novara, Litigare per crescere. Proposte per la prima infanzia, Trento, Erickson, 2021