L’aumento di peso
Lo sviluppo del feto e dell'utero, la formazione della placenta, del liquido amniotico e delle membrane, il fatto che i tessuti trattengano una maggiore quantità di liquidi ed il deposito di una certa quantità di tessuto adiposo (che possiamo chiamare anche grasso), comportano un costante e graduale aumento di peso che, nella norma, deve essere contenuto tra i 9 ed i 12 Kg. Nello specifico i liquidi che si accumulano durante la gravidanza pesano suppergiù 2'500 grammi, stesso peso della riserva di grasso necessaria per poter fornire maggiore energia durante l'allattamento.
Questo aumento di peso, state tranquille, non è tutto grasso “che vi rimarrà addosso” perchè considerate che tra il peso del bebè, della placenta e del liquido amniotico, già subito dopo il parto si perdono circa 6 Kg.
In generale, non è sconsigliato perdere peso in gravidanza, perché ciò potrebbe nuocere alla salute del bambino. Nel caso in cui, invece, la perdita di peso in gravidanza si renda necessaria, sarà responsabilità del medico ginecologo, assieme ad altri professionisti, valutare il tuo quadro clinico specifico e consigliarti per il meglio. È molto importante rivolgersi sempre a un esperto in materia (biologo nutrizionista, dietista, dietologo) affinché la richiesta di dimagrire in gravidanza possa essere valutata attentamente ed eventualmente decidere se ricorrere a una dieta.
Per quanto riguarda la corretta alimentazione in gravidanza, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sull'alimentazione della mamma nella sezione “Gravidanza”. [approfondisci l'argomento alimentazione della mamma].
Per rimanere in forma e non prendere troppo peso in gravidanza, è consigliato praticare attività fisica quotidiana almeno 30 minuti al giorno (anche solo una passeggiata veloce (seguendo la velocità dettata dal tuo corpo). Lo sport è un alleato prezioso per bruciare parte delle calorie assunte con l’alimentazione; inoltre favorisce il sonno, regola la salute emotiva e riduce il rischio di complicazioni, purché fatto senza esagere…senti il tuo corpo!
Le attività più raccomandate, oltre al nuoto e alle camminate, sono la cyclette, la corsa leggera , lo yoga e il pilates.
Nella parte finale della gravidanza l'aumento del peso corporeo si farà sentire con un maggiore affaticamento e potranno comparire gonfiori alle caviglie. Il riposo è determinante per alleviare questi disturbi (dormi quante volte il tuo corpo ne richiede, se possibile anche durante il giorno, purché ciò non ti impedisca di riposare bene di notte).
Come cambia il seno
Le mammelle aumentano di volume, le areole ed i capezzoli tendono a scurirsi e può iniziare una lieve secrezione liquida (ma non preoccuparti se non dovesse capitare, non è segno che non potrai avere latte!).
Verso la fine della gravidanza compare il "colostro", un liquido che sarà prodotto fino a qualche giorno dopo il parto e che sarà il primo "alimento" del bambino, prima della montata lattea. Potrai avere bisogno quindi di dischetti paracapezzoli, anche prima di partorire. (Anche in questo caso, ricorda che ogni donna è differente e non dovessi avere perdite non è segno che tu non stia comunque producendo colostro!)
La postura
L'aumento di peso e di volume dell'utero provoca una serie di modificazioni nella distribuzione del peso e dell'equilibrio della gestante, che è indotta ad arcuare la parte inferiore della schiena.
Questo può provocare dolori soprattutto in zona lombare e sacrale (lombosciatalgia) (la parte bassa della schiena, per intenderci). Vi consigliamo per questo di evitare le calzature con il tacco alto e di fare leggeri esercizi di yoga che aiutano a distendere muscoli, a rilassarsi e a prevenire infiammazioni muscolari.
Cosa vuol dire quando si indurisce la pancia in gravidanza?
Durante il primo trimestre, l'utero cresce e si allunga rapidamente per accogliere il feto in crescita. Questo può causare crampi addominali o dolori acuti (cioè dolori di breve durata benché a volte molto intensi) lungo il lato dell'addome, perché i legamenti e gli altri tessuti si allungano. La presenza di aria nella pancia potrebbe essere un problema molto comune durante la gravidanza. A gravidanza avanzata, il fatto che la pancia si irrigidisca può essere dovuto semplicemente dal fatto che il bambino si è posizionato sul davanti o che, per esempio durante esercizi fisici, la vostra pancia vi faccia capire di essersi “stancata”, e vi richieda di riposare. Qualora perdurasse e si aggiungesse del disagio, contattate il vostro dottore per fugare ogni possibile dubbio.
Movimenti della bambino
Dal quarto mese potresti iniziare a sentire i movimenti del tuo bambino che nuota nella tua pancia… ma se non li senti non ti preoccupare: c’è molto spazio per lui ancora e quindi è più raro che arrivi a toccare le pareti dell’utero.
Dal quinto mese invece i movimenti diventano sempre più percepibili.
Non tutti i bambini si muovono allo stesso modo e nelle stesse ore ma in generale, nell'arco delle 12 ore il feto dovrebbe compiere almeno 10 movimenti (ogni calcetto o altro è considerato un movimento). Se così non fosse, è opportuno contattare chi ti sta seguendo in gravidanza ed eventualmente sottoporsi a un controllo con un'ecografia ostetrica o un monitoraggio cardiotocografico…ogni qualvolta non sentissi il tuo bambino, seguendo i suoi quotidiani movimenti. Per tale motivo, è consigliato segnarsi quando regolarmente il bambino si fa sentire, per imparare a conoscere i suoi movimenti e per tenerli monitorati!
Le smagliature
La pelle della donna, durante tutto il periodo della durata della gravidanza, gradualmente si tende a causa dell’aumento del peso e dell’aumento di volume in particolare della pancia, seno, fianchi e interno coscia.
Questo potrebbe causare le smagliature, piccoli strappi della pelle, che possono essere prevenute con alcune accortezze:
- idratarsi molto;
- utilizzare oli vegetali per nutrire la pelle: olio di mandorle dolci, di jojoba, di aloe vera, di cocco e di avocado … che possono essere usati da soli o in mistura, sian dalle prime settimane di gravidanza che dopo il parto;
- applicare una crema specifica per smagliature da gravidanza, anche due volte al giorno, sia dalle prime settimane e per circa un mese dopo il parto.