Early Years Parental Coach (0-6 years old) // Coach Genitoriale Prima Infanzia (0-6 anni)

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Inizialmente il gioco, in un bambino, è un'attività spontanea che egli svolge senza alcuna finalità pratica, ma come mezzo per scoprire se stesso e il mondo che lo circonda.

Intorno ai 3 anni circa inizia la fase della socializzazione, e vostro figlio inizierà a giocare “insieme” agli altri bambini suoi coetanei, sviluppando un gioco condiviso (e non solo accanto ad altri bambini che giocano). Giocare insieme è un’ottima palestra, per vostro figlio, per:

  • imparare a rispettare il proprio turno nel gioco;
  • limitare il proprio egocentrismo;
  • imparare a negoziare e a trovare un accordo comune, un compromesso;
  • sperimentare lo scambio dei ruoli (ad esempio, una volta farà il bandito e una volta sarà lo sceriffo…).

Verso i 5-6 anni il gioco diventa di gruppo, coinvolge un numero sempre maggiore di attori in attività corali con regole condivise e prestabilite. Sempre più spesso, a quest’età, esprimono attraverso il gioco i propri sentimenti di rivalità e aggressività, configurano i conflitti e sperimentano le frustrazioni, all’interno della magica rappresentazione (quasi teatrale) della vita che è il gioco.

Quali giocattoli proporre?
Come primo suggerimento, cari genitori, vi consigliamo di tenere sempre a mente, nel momento della scelta di un giocattolo per vostro figlio, chi dovrà effettivamente utilizzarlo (le sue abilità, i suoi interessi): bambole con vestiti preziosi e ricchi di dettagli oppure trenini sofisticati potrebbero piacere ai genitori, ma il vostro bambino potrebbe giocarci liberamente senza avere la preoccupazione di rovinarlo?
Quindi, meglio un giocattolo più semplice, ma robusto e maneggiabile, meglio ancora se modificabile dal bambino stesso, che gli permetta di esprimere curiosità e creatività!

Un'altra considerazione che vogliamo fare riguarda i giocattoli automatici, quelli che basta spingere un bottone e “fa tutto lui”! E il divertimento del bambino dove sta? Dove esprime la sua creatività, dove sperimenta la propria ricerca? Questi tipi di giocattoli non sono adatti, perché lo costringono ad un percorso obbligato e predefinito, privandolo del gusto dell’invenzione!
Molto meglio, allora, quei giochi dove può liberare la propria inventiva, fare e disfare senza preoccuparsi di romperlo (ad esempio le costruzioni fatte coi mattoncini di plastica o con blocchi di legno…).

Alcuni giocattoli che potete proporre a tutti bambini e bambine (indistintamente!) sono:

  • le macchinine (con o senza pista, di vari materiali);
  • le bambole, con relativi vestitini purché questi siano semplici da mettere e togliere, in modo che non vi sia bisogno dell’intervento dell’adulto;
  • pentole, pentolini, piatti e posate… in altre parole, tutto ciò che può servire per cucinare (meglio ancora se sono presenti anche i cibi da poter usare, in stoffa, in legno, in pasta di mais… o ancor meglio veri, come pasta cruda, cereali…);
  • puzzles e giochi di incastro;
  • costruzioni di vario tipo;
  • fogli e colori, di varie tipologie: pastelli a cera, pennarelli, gessi, matite colorate, colori a dita, acquarelli …
  • plastilina da modellare;
  • libri , da leggere o da ascoltare se provvisti di accompagnamento sonoro.

 Un’ulteriore attenzione, genitori, vi invitiamo a porla alla quantità di giochi a disposizione nello stesso momento. Se la quantità è eccessiva, vostro figlio rischia di sentirsi sopraffatto e non saper scegliere (o sapere poi riordinare), di perdere interesse per il singolo oggetto soffocato dalla quantità che inibisce la fantasia.
“Ma tutti questi giocattoli ci sono stati regalati. Come si fa?” potreste dirci… certo, non vi stiamo suggerendo di eliminarli, ma semplicemente di proporli al vostro bambino selezionandoli, in piccole quantità, variandoli spesso così che il suo interesse rimanga vivo.

E se mio figlio gioca con le bambole? E se mia figlia gioca con le automobiline?
Cari genitori, vi vogliamo ricordare che ai bambini piace sperimentare, non solo materiali e attività, ma anche tutti i ruoli possibili da interpretare nelle loro attività ludiche, per cui una volta saranno guerrieri e un'altra esploratori, una volta proveranno il ruolo della mamma e un’altra del maestro, indipendentemente dal loro sesso. E questo è sano e va bene!
È questo il modo attraverso il quale i maschi esprimono la loro componente femminile, e le femmine quelle maschili. Parti maschili e femminili che, scientificamente parlando, tutti noi abbiamo!
Quindi, cari genitori, non vi scandalizzate: se vostro figlio gioca con le bambole è il suo modo di esprimere la tenerezza e il piacere di accudire, che si trasformeranno nel tempo nella capacità di prendersi cura del proprio figlio; e vostra figlia sta sperimentando un ruolo, sta facendo una ricerca di interesse che ha il diritto di svolgere. Supportiamoli!