Il parto, nella maggior parte dei casi, avviene al termine fisiologico della gravidanza (circa 40 settimane) secondo diverse modalità che includono:
- il parto vaginale
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- spontaneo e naturale;
- accompagnato da intervento farmacologico (induzione con ossitocina o con somministrazione di epidurale);
- in seguito a un precedente parto cesareo (dall’inglese VBAC);
- in acqua;
- a casa;
- il parto cesareo
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- programmato (dal medico o su richiesta della paziente);
- d'urgenza.
Nel periodo che lo precede la donna potrebbe accusare contrazioni dell'utero che, man mano che passa il tempo aumentano di frequenza e crescono di intensità; inoltre la donna avverte che il fondo dell'utero si abbassa. L'avvicinarsi del momento è dato da almeno uno tra i segni premonitori ben precisi elencati:
- possibile rottura delle “acque” (sacco amniotico). Questa può essere percepita dal semplice “filo” di liquido caldo, che (a differenza dell’urina) non può essere fermato, fino ad arrivare a una “cascata” abbondante e inarrestabile. Ogni donna può sperimentare questa rottura in maniera completamente differente. Le acque potrebbero anche rimanere intatte fino all’arrivo delle contrazioni da travaglio. Per aiutarti, potresti indossare degli assorbenti vaginali e proteggere il letto con dei teli assorbenti.
- la possibile indolore fuoriuscita di perdite vaginali muco-gelatinose (tappo mucoso). Queste risultano di colore trasparente con delle possibili venature rosa o rossastre (se molto rosso, rivolgiti a un medico prontamente) e potresti notarle anche semplicemente nel tuo indumento intimo.
- l'aumento della frequenza delle contrazioni uterine, che diventano più ritmiche con intervalli che via via diminuiscono e possono accompagnarsi a sensazioni dolorose (dolori in basso o alla schiena).
Questi sono i sintomi del travaglio e a questo punto è opportuno che la donna si presenti al punto nascita in cui ha deciso di partorire, per il ricovero.
Corri invece velocemente in ospedale, se anche solo uno di questi fatti accade:
- non senti il movimento del bambino
- ti si rompono o lacerano le acque prima che tu sia entrata nella 37esima settimana
- le urine presentano colore e odore differente
- hai perdite emorragiche vaginali
Durante il travaglio e il parto l'ostetrica si prende cura della madre e del bambino, ascoltando regolarmente i suoi battiti cardiaci.
Le contrazioni diventano via via più frequenti e quando il collo dell'utero (canale del parto) è completamente aperto (pronto), la donna avverte il bisogno di spingere: inizia il momento del parto vero e proprio.
Sotto lo stimolo delle contrazioni, il collo dell'utero si dilata progressivamente fino a raggiungere quella che viene considerata una dilatazione completa, pari a 10 cm. Intanto, la testa del bambino comincia a scendere lungo il canale del parto.