Early Years Parental Coach (0-6 years old) // Coach Genitoriale Prima Infanzia (0-6 anni)

allergie

Possiamo definire allergia la risposta esagerata data dal nostro sistema immunitario ad uno stimolo proveniente da una sostanza estranea al nostro organismo, come ad esempio un cibo o un polline. Potrebbe essere tuttavia causato anche da una varietà di altri fattori (dal pelo di un animale, alla polvere, puntura di insetti, certi principi medicali…); qualcosa che normalmente, per la maggior parte delle persone è assolutamente innocuo, ma che il tuo corpo percepisce come più o meno dannoso..
In pratica si tratta di un “eccesso di difesa” da parte del nostro organismo, che però si ritorce contro noi stessi.

Al momento dello svezzamento, considerate che se nella vostra famiglia sapete che vi sono predisposizioni alle allergie, è bene vi confrontiate con il vostro pediatra che saprà consigliarvi circa gli alimenti da evitare o quelli da introdurre con tempistiche differenti.
In generale è bene seguire la regola del “un singolo cibo nuovo ogni quattro giorni”, per avere il tempo di osservare se il vostro bambino ha una eventuale reazione e nel caso verificare quanto grave e se è legata ad uno specifico alimento.
Negli ultimi anni è prassi comune, supportata dai pediatri, cercare di introdurre gradualmente tutti i vari alimenti considerati particolarmente allergizzanti (uova, frutta secca…), nei primi mesi di svezzamento, solo se la mamma sta ancora allattando al seno perchè l’allattamento fa sì che il sistema immunitario del bambino sia rinforzato dalle difese della mamma e l’eventuale reazione allergica nel bambino sia relativamente più moderata.

Nel 1° e 2° anno di vita sono più frequenti manifestazioni allergiche a carico della pelle, come ad esempio eczema o dermatite atopica oppure orticaria, provocate spesso da allergeni alimentari.
Dal 2° anno di vita diventano invece più frequenti le forme allergiche a carico delle vie aeree, come riniti e asma, provocate da allergeni ambientali come polvere e pollini.

Come verificare se si tratta di un'allergia
La maniera certa per determinare se e che tipo di allergia ci ha colpitpo è sottoponendosi ad un test medico (e il fondamentale confronto col pediatra). Tuttavia alcuni campanelli di allarme che possono farci mettere in allerta possono includere:

  • naso che cola o starnuti;
  • dolore o fastidio intorno alle guance, agli occhi o alla fronte;
  • tosse, respiro affannoso o dispnea;
  • prurito alla pelle o eruzione cutanea (orticaria);
  • diarrea;
  • sensazione di malessere:
  • occhi, labbra, bocca e gola gonfi.

In questi casi:

  1. cerca di restare calma;
  2. consola il tuo bambino, molto probabilmente spaventato;
  3. contatta il medico e spiega la situazione;
  4. continua a monitorare tuo figlio;
  5. prendi nota di cosa possa essere successo di diverso dal quotidiano o cosa abbia mangiato… per avere una comprensione migliore della situazione.

Invece se:

  • si manifesta un'eruzione cutanea che può includere prurito, arrossamento, gonfiore, vesciche o desquamazione della pelle;
  • si ha respiro affannoso;
  • si avverte un senso di oppressione al petto o alla gola;
  • c’è difficoltà a respirare o a parlare;
  • la bocca, il viso, le labbra, la lingua o la gola iniziano a gonfiarsi
    … potrebbe verificarsi una reazione allergica grave (anafilassi) e potrebbe essere necessario un trattamento immediato in ospedale.

In questi casi:

  1. cerca di restare calma;
  2. consola il tuo bambino, molto probabilmente spaventato;
  3. chiama 118 (o Numero Unico per Emergenze) e spiega la situazione;
  4. continua a monitorare tuo figlio;
  5. prendi nota di cosa possa essere successo/ o aver mangiato… per avere una comprensione migliore della situazione.